Dolce mitologico, creato dalla sirena Partenope… oppure geniale invenzione di una suora? Ecco la mia ricetta della Pastiera!
Quante celebri ricette della cucina italiana hanno origine nella baia di Napoli? Davvero molte… ho già parlato, tempo fa, dell’invenzione della pasta secca di Gragnano e della ricetta della Calamarata di Mare. Oggi è arrivato il momento di un’altra specialità campana, che è anche uno dei miei cavalli di battaglia: la Pastiera.
La Pastiera è uno dei dolci più amati del periodo di Pasqua – un vero e proprio “tormentone” sui social, nel mese di aprile 😁 Ma anche argomento di ampie disquisizioni e argomentazioni sulla ricetta più autentica, a dispetto delle migliaia di piccole variazioni e segreti di famiglia.
Spesso i piatti che piacciono a moltissime persone, e che sono stati tramandati per millenni, sono protagonisti di storie e leggende popolari. Questo è proprio un caso tipico.
«E, venuto lo juorno destenato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette! Da dove vennero tante pastiere e casatielle? Dove li sottestate e le porpette? Dove li maccarune e graviuole? Tanto che nce poteva magnare n’asserceto formato.»
Secondo alcune tradizioni, la pastiera è un dolce “pagano”. Creato dalla sirena Partenope, che dimorava nel Golfo di Napoli, utilizzando i doni rituali dei fedeli: la farina e la ricotta che simboleggiano l’opulenza, l’uovo che simboleggia la fertilità, i fiori d’arancio aroma tipico del territorio e le spezie come omaggio a tutti i popoli.
Più accreditata però pare essere la narrazione “cristiana”, risalente al XVI secolo: racconta di una suora ignota, che preparò un dolce utilizzando i fiori di arancio del giardino del convento. Una torta dall’aroma strardinario, che iniziò ad essere donata alle famiglie nobiliari in occasione della Pasqua. Una torta simbolo della rinascita e della felicità – si dice fosse una delle poche cose in grado di far sorridere (perlomeno una volta all’anno) l’umorale Maria Teresa d’Asburgo-Teschen, seconda moglie di Ferdinando II di Borbone.
La ricetta moderna della pastiera prevede l’utilizzo di una consistente frolla, preparata includendo lo strutto nell’impasto, farcita con un ricco ripieno a base di grano cotto, ricotta, zucchero, uova e canditi. Il tutto aromatizzato con acqua di fiori d’arancio, che dona un profumo e un gusto inconfondibili.