Calamarata di Mare

Una spettacolare ricetta con la pasta di Gragnano!

Una spettacolare ricetta con la pasta di Gragnano!

Origine: Campania, Italia

Porzioni

2 persone

Preparazione

30 minuti

Costo

Elevato

Dieta

Mediterranea, Ricette popolari, Senza lattosio

Difficoltà

Facile

Attrezzatura

---

Video Ricetta

Ingredienti

Calamarata di mare: tutta la bontà della pasta di Gragnano e del pesce fresco.

Molti conoscono i prodotti alimentari e le ricette della tradizione Campana, che sono tra le più conosciute e apprezzate in tutto il mondo. Tra di esse, la straordinaria calamarata di mare, capace di stuzzicare la golosità di ogni buongustaio grazie alla fragranza del pesce fresco.

Ma forse non sono altrettanto conosciute le origini della pasta secca, grande eccellenza della città di Gragnano. Mi prenderò quindi pochi minuti per raccontarvi questa storia interessante. Nelle zone in cui il clima estivo può diventare particolarmente caldo, si usa essicare la pasta sotto il sole fin dal Medioevo. La rimozione dell’acqua da un alimento è uno dei modi più antichi di conservare il cibo.

Immaginate quanto potesse essere importante un cibo economico e resistente come la pasta essicata, in un’area portuale e commerciale come Napoli: un ingrediente perfetto per essere immagazzinato nella stiva delle navi, ma anche energetico a sufficienza per nutrire interi equipaggi durante lunghi viaggi per mare. Un successo annunciato, ma la cui evoluzione era appena all’inizio.

La pasta secca come la conosciamo oggi non viene prodotta a mano, ma a macchina. Dobbiamo quindi aspettare fino all’epoca dell’industrializzazione, con l’invenzione delle trafilatrici al bronzo; la pasta come quella che acquistiamo al supermercato e che troviamo nei nostri menù si produce così. Questo è un caso in cui l’innovazione e la tecnologia hanno portato cambiamenti viruosi nel mercato del cibo. Ma hanno anche migliorato lo stile alimentare delle persone.

Questo è anche il motivo per cui, nella cucina campana, troviamo moltissimi piatti a base di pasta secca: le forme cave e la consistenza ruvida di questo prodotto sono particolarmente adatte all’abbinamento con sughi ricchi e saporiti. La calamarata di mare è solo un esempio tra molti, per bontà e armonia di gusti. Un piatto che piace proprio a tutti!

Confesso che la cucina regionale napoletana è una delle mie preferite, le cui specialità torneranno spesso alla ribalta su questo blog. La calamarata di mare è solo un primo assaggio, a cui ne seguiranno molti altri 😉

Step by step

Step 1: Pulitura dei frutti di mare

La preparazione della calamarata di mare comincia con la pulizia del pesce. I calamari vanno mondati e tagliati in piccoli tranci. Per quanto riguarda i gamberoni, rimuovere delicatamente la testa, le zampe e il guscio; la striscia nera delle interiora si può “sfilare”, pizzicandola saldamente con le dita. Lasciare due gamberoni interi e scottarli in padella con olio EVO e un po’ di sale. Verranno utilizzati come decorazione finale del piatto.

Step 2: Preparazione della salsa

Si procede quindi con la salsa. In una padella, far saltare le cipolle tritate con un filo d’olio. Aggiungere i frutti di mare a trancetti e sfumare con il vino bianco. Dopo due minuti, aggiungere i pomodorini e la salsa di pomodoro. Portare a cottura, aggiungendo brodo tiepido di quando in quando. Salare e pepare a piacere. Il sugo sarà pronto quando i frutti di mare saranno diventati morbidi – assaggiare è il modo migliore per esserne sicuri!

Step 3: Cottura e impiattamento

Cuocere la calamarata in abbondante acqua bollente e salata, seguendo le indicazioni di tempo riportate sulla confezione. Quando la pasta sarà al dente, rimuoverla dall’acqua con una schiumarola e farla saltare nella padella col sugo. Impiattare e insaporire, se vi piace, con un pizzico di aglio disidratato e peperoncino. Decorare coi gamberoni interi scottati in precedenza e un paio di foglie di basilico fresco.

La calamarata di mare va servita mentre è ancora ben calda. Come accompagnamento consiglio vini bianchi campani, come il Fiano, la Falanghina o il Greco di Tufo – ma anche un buon bicchiere di Prosecco sarà perfetto.

Consigli Bonus!

La pasta di qualità…

  • è di colore chiaro
  • è ruvida al tatto
  • ha la superficie polverosa
  • ha tempo di cottura lungo
  • rimane al dente

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