Confesso che vedere questo signore nei programmi televisivi, certe volte, mi mette un filo d’ansia. Molto diverso, invece, è seguire le sue masterclass online e leggere i suoi libri. “Ultimate Fit Food” mi ha salvato la vita, il giorno in cui mi è stato consigliato di cominciare a stare più attenta a tavola – un trauma per me, che sono notoriamente una buona forchetta… e un buon bicchiere!
Così come spesso succede ai libri scritti da celebrities, “Ultimate Fit Food” conta tante recensioni positive quante negative. Soprattutto si tende a puntare il dito sul fatto che i contenuti non siano usciti direttamente dalla penna dell’autore, ma dal lavoro a tavolino di un team di editor – e direi che il fatto è assodato, in questo caso.
Eppure, pur essendo conscia del lavoro di marketing operato a monte di questa pubblicazione (deformazione professionale, visto che nel mondo dell’editoria ci ho passato qualche anno della mia vita), ho apprezzato l’approccio scelto. L’ho trovato “motivazionale”.
Mi piace l’introduzione in cui Ramsay – o chi gli ha dato voce – racconta le piccole difficoltà a cui va incontro una persona a cui piace cucinare e apprezza il buon cibo. Qualche chilo che, volente o nolente, si appiccica dove non deve; il momento in cui si ha la sensazione di aver ceduto un po’ troppo ai peccati di gola… e la malinconia che si prova quando si legge il menù “asettico” fornito dal professionista preposto alla tua remise en forme.
Sfogliare le pagine di questo libro è consolante e illuminante, perché regala alcune idee molto semplici per appagare vista, gusto e olfatto nonostante qualche restrizione. Il pesce preparato e presentato in una certa maniera, i legumi e i cereali conditi ad arte, le insalate che non risultano deprimenti, il dessert che sa essere morbido e dolce senza aggiungere lo zucchero. E molto altro.
A differenza di molti ricettari scritti da cuochi vip, “Ultimate Fit Food” propone (con relativamente poche eccezioni) piatti che si possono preparare in una normale cucina di casa, utilizzando gli ingredienti freschi che si trovano al mercato. E penso che questo sia un messaggio giusto, che condivido totalmente: portare nella cucina di tutti i giorni i colori e il gusto dei piatti da ristorante, in modo che questo sia gestibile nella routine quotidiana.
Utilizzare al meglio i consigli di “Ultimate Fit Food”
Qualsiasi opinione tu abbia a proposito dei libri sulle diete, mettila da parte per un momento. Il plus in autorevolezza dato dalla consulenza di nutrizionisti, apertamente dicharata nell’introduzione, è evidente. Ma “Ultimate Fit Food” è un ricettario, non un manuale di corretta alimentazione. Ed è una pubblicazione che promuove uno chef celebrità. Un prodotto ad alto budget, in cui le scelte editoriali hanno un obiettivo commerciale: vendere milioni di copie mostrando un volto famoso e del cibo accattivante.
Questo però non vanifica la validità del libro, che secondo me val la pena comprare se si sta cercando ispirazione per “elevare” un po’ i menù ipocalorici o proteici. La consultazione è guidata, grazie alla presenza di tre sezioni: una per chi vuol perdere peso, una per chi vuole mangiare sano a casa, una per chi ha bisogno di energia a volontà per affrontare allenamenti impegnativi.
In “Ultimate Fit Food”, tutte le ricette hanno in comune l’attenzione agli accostamenti di ingredienti e alle tecniche di preparazione e di cottura. Come nello stile caratteristico di Ramsay, spesso i paradigmi consolidati vengono rovesciati. In questo caso, per rendere alcuni piatti molto golosi effettivamente più leggeri e salubri rispetto alle loro versioni cucinate secondo abitudini più diffuse.