Crêpes per tutti i gusti. Una prelibatezza per pellegrini e viaggiatori
Quando scrivo una nuova ricetta, quasi sicuramente imparo qualcosa di nuovo. D’altra parte, anche questo è il bello di raccontare attraverso un blog! Anche oggi ho scoperto una storia interessante. Ho sempre associato le crêpes ai viaggi – soprattutto alle mie frequenti trasferte in giro per la Francia – ma non sapevo che questo piatto fosse nato proprio come cibo per girovaghi.
Siamo agli albori del Medioevo quando uno dei primi papi, Gelasio I, chiese ai propri cuochi di inventare un cibo adatto a sfamare i pellegrini in arrivo a Roma. Il risultato furono delle sfoglie a base di farina e uova, farcite con diversi ingredienti e arrotolate. In latino crispus vuol dire proprio “arricciato”, e questa è l’origine del nome di questo antico piatto.
La ricetta piacque talmente tanto che, come si suol dire, cominciò a girare. Divenne tipica nei territori della Francia e della Bretagna, ma numerose varianti si trovano oggi in tutta l’Europa. In Italia, ad esempio, abbiamo le crespelle che possono essere servite con condimenti sia dolci che salati, ma anche con il brodo.
Non tutti sanno che le crêpes sono molto amate anche in Giappone, dove sono arrivate grazie ai viaggi degli esploratori europei. La loro consistenza morbida e spumosa è molto apprezzata dagli abitanti del Sol Levante, che oggi le preparano sia nel formato classico che come meravigliore torte a strati farcite con con creme a base di panna montata.
La versatilità data dalla base dal gusto neutro fa parte anche della ricetta originale. Le crêpes possono essere gustate con farciture di ogni tipo, e infatti in questo articolo ne spiegherò due varianti. Nel box in basso a destra, vicino allo step by step, trovate come al solito una lista di segreti per una perfetta riuscita.