La focaccia di Recco: leggera e croccante, con un soffice ripieno di formaggio
Ecco un altro street food irresistibile… che molte persone non sanno quanto sia buono fatto in casa! Chi, durante una vacanza in Liguria, non ha mai assaggiato la focaccia di Recco? Quella originale, sottilissima e croccante, col formaggio freschissimo che straborda da ogni lato 😋
Ok, smettete di salivare per qualche minuto e leggete questa breve introduzione. Poi passeremo alle istruzioni dettagliate, con tutte le regole del Disciplinare e i trucchi per una riuscita perfetta.
Prima di tutto, attenzione! Non stiamo parlando di una qualsiasi focaccia con lo stracchino, buona ma più comune. Oggi voglio spiegare la ricetta della focaccia di Recco IGP, ufficialmente riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali come eccellenza italiana fin dal 2011.
La prima caratteristica importante – prendete nota – è la totale assenza di lievito nell’impasto. La seconda è la forma e la disposizione del condimento. La terza è il formaggio, che deve rimanere quasi liquido a fine cottura. I dettagli completi sono nel box a destra dello step by step.
Qui, invece, trovate alcune accortezze tecniche indispensabili per ottenere un buon risultato:
- usare una farina forte, come la manitoba o la “0”;
- lasciar riposare l’impasto per almeno 20 minuti prima di stenderlo, in modo da far “rilassare” la maglia glutinica – in questo modo sarà più facile da stendere;
- l’impasto va steso il più sottile possibile, così da diventare friabile e croccante in cottura – se non si riesce a mano, utilizzare un mattarello;
- la cottura sulla pietra refrattaria non è obbligatoria, ma consigliata – in alternativa, si può usare una leccarda ben calda.
Ancora una raccomandazione. Quando si parla di prodotti IGP (Indicazione Geografica Protetta), si parla di prodotti che hanno un particolare legame col territorio di origine, con la sua storia e con le materie prime locali. Questo significa che, per essere precisi, la focaccia di Recco è solo quella che viene prodotta dai consorziati nelle aree di Recco, Sori, Camogli e Avegno.
A casa, anche quando seguiamo alla lettera le raccomandazioni ufficiali, è più corretto parlare semplicemente di “focaccia con il formaggio”.