Amaretti: biscotteria facile per un tea-time casalingo
Dolci, piccoli e carini… i biscotti piacciono proprio a tutti! Di ogni forma e in molti gusti, le varietà più pregiate fanno sempre bella mostra di sé nelle vetrine delle migliori pasticcerie. Qui in Piemonte, ma anche in Lombardia e in Liguria, gli amaretti sono tra le specialità della piccola pasticceria secca.
Ne esistono di diverse varietà: alcune più friabili e croccanti, come quelli di Saronno, e altre morbide e avvolgenti, ad esempio quelli tipici di Sassello. La loro ricetta risale al Medioevo. Particolarmente diffusi nel nord-ovest della nostra penisola, li ritroviamo anche nella tradizione dei Paesi Baschi e in Medio Oriente.
Col loro tipico gusto amarognolo dato dalle mandorle armelline, questi dolci si utilizzano moltissimo per accompagnare un tè – oppure come piccoli dessert di fine pasto. Sono anche l’ingrediente caratterizzante di varie ricette regionali.
Nella mia zona, dalle parti di Torino, li utilizziamo per fare il bonèt: un dolce al cucchiaio a base di cacao, uova e caramello, dall’inconfondibile aroma di rum e amaretti. Sono però protagonisti anche di piatti più particolari, come le pesche al forno ripiene di cioccolato fondente e, per l’appunto, di amaretti sbriciolati.
Nella tradizione contadina del territorio in cui vivo, si utilizzano anche nelle ricette salate. La più tipica di queste è senza dubbio il fritto misto alla piemontese: a regola d’arte questa frittura dovrebbe includere 18 portate, alcune salate e alcune semi-dolci. Il semolino e gli amaretti sono tra le più popolari.
Non tutti sanno che il procedimento per preparare gli amaretti non è affatto difficile né particolarmente laborioso. Con un po’ di manualità e con l’attezzatura adatta (principalmente un buon robot da cucina) è possibile creare questi biscotti nella cucina di casa.
Perché non provare subito?