Valorizziamo il pollo al curry con aromi e colori: salsa fondente giallo curcuma e contorno verde al vapore
“Curry”… un popolarissimo mix di spezie. Da dove viene? Prima di cominciare a cucinare, come consiglio sempre, andiamo a recuperare le origini di questo ingrediente.
Il suo aroma è quello delle spezie dell’India, ma non è esattamente corretto dire che il curry è indiano. Infatti si tratta di una invenzione dei coloni inglesi, che commerciavano le spezie in giro per l’Asia e le esportavano anche in Europa, sotto forma di polveri essiccate che spesso tendevano a mescolarsi tra loro. Non esiste una miscela originale del curry, ma tantissime varianti che si possono trovare in giro per tutto il mondo. Così come centinaia di ricette diverse, tipiche di molti paesi, che ne fanno uso sulla base di tecniche eterogenee.
Spesso noi italiani (e non solo) restiamo un po’ intimoriti davanti alle ricette che fanno uso di spezie – sono gusti talvolta forti, a cui non siamo abituati. In questo caso, tuttavia, abbiamo un piatto assolutamente non piccante. Un pollo al curry molto semplice da gustare e compatibile con i sapori occidentali a cui siamo abituati!
Il pollo al curry presentato in questa pagina è ispirato a una popolare ricetta della cucina thai, con una piccola variante sull’uso della panna di soia al posto del latte di cocco – principalmente per ottenere una salsa più cremosa, lucida e fondente. Si può accompagnare con del riso in bianco, volendo, ma in questo caso ho scelto invece le verdure: dei fagiolini cotti al vapore, ma ancora di un verde acceso, appena conditi con una leggera vinaigrette. Un comfort food leggero ma gustoso, che in genere conquista un ampio gradimento.
La miscela di curry usata è gialla, a base di curcuma, cumino, coriandolo, zafferano, cardamomo, pepe e fieno greco… un mix classico, di quelli che si acquistano facilmente in qualsiasi supermercato.